I CERCHI DI VERCHIANO E DI SAN VITTORE - Mistero inesistente !

I CERCHI DI VERCHIANO E DI SAN VITTORE

I cerchi di Verchiano (Foligno) e quelli di San Vittore nel Lazio: due casi analoghi e nessun mistero!

Si tratta di due località che hanno recentemente suscitato l’interesse degli appassionati del mistero a causa dell’esistenza di cerchi di pietre concentrici, visibili solo dalle foto satellitari sulla cima di un’area boschiva detta “Torricella” (Verchiano) e sul monte Sambùcaro (San Vittore nel Lazio). Azzardando confronti con i più noti “rompicapi” dell'archeologia (come le linee di Nazca, in Perù!), sono stati tirati in ballo i popoli italici (rispettivamente gli Umbri e i Sanniti), si è favoleggiato su antichi culti misterici e scomodata la soprintendenza competente che ha persino effettuato verifiche e sopralluoghi (nel caso umbro)… Invece, come già spiegato da Maurizio Zambardi su internet per il sito di San Vittore nel Lazio, si tratta certamente di opere moderne; e lo stesso dicasi per il complesso che si trova sui monti di Foligno, come poi affermato anche dall’assessore Salvatore Stelle nel corso di un’intervista a Trg Foligno (Canale 111). In breve non si tratta altro che di opere di drenaggio e dissodamento dei pascoli sommitali, risalenti agli anni Sessanta e Settanta, finalizzate al rimboschimento delle vette dei monti, anche per evitarne l’erosione e il pericolo di frana. Era troppo strano, poi, che nessuno si fosse mai interrogato su questi manufatti nei decenni passati... e ciò è dovuto sicuramente al fatto che prima si aveva ancora buona memoria di queste opere recenti.
Entrambi i siti, comunque, mostrano cerchi concentrici (ben visibili solo dall’alto) per un diametro massimo di circa 50 metri e si trovano sulla sommità delle alture; nel caso umbro se ne contano 13, in quello laziale al massimo 7, ma la struttura è la medesima: sono ottenuti dall’alternanza di “canali” o fossati anulari, scavati nel suolo roccioso, e da anelli pieni ottenuti con ciò che rimane del terreno tra i canali scavati. I bordi di questi ultimi sono rimarcati (o incorniciati) da uno o due filari sovrapposti di pietre di dimensioni che variano dai 20 a 50 cm circa. Ma a San Vittore si notano anche, nella parte più esterna dei cerchi, dei grossi picchetti di metallo (in ferro zincato e con sezione trasversale a “T”) conficcati nel terreno e inclinati di circa 45 gradi rispetto allo stesso. Si tratta di picchetti a cui erano agganciati grossi cavi-tiranti che potrebbero essere serviti a sostenere una grossa antenna ripetitrice o qualcosa di simile, mentre i cerchi scavati avevano una funzione di drenaggio delle acque tutt’intorno. Inoltre l’assenza della struttura nelle fotografie aeree dell’IGM del 1975 porta ad escludere una sua precedente realizzazione.
Ora, la Soprintendenza ai beni archeologici di Perugia, che si è inutilmente messa in moto in questo caso, perché invece non si attiva per tutelare e studiare meglio un vero sito archeologico come quello di “Monte il Cerchio” nel Comune di Massa Martana?


ECCO ALCUNE FOTO:
San Vittore:

 Verchiano: